18 maggio 2016

Anche Io Voglio un Drago

La prima forma di narrazione con cui entriamo in contatto fin da piccoli è senza ombra di dubbio la fiaba.
E'un pratico strumento educativo che fin dall'alba dei tempi viene utilizzato per trasmettere ai bambini dei semplici insegnamenti attraverso il divertente processo della narrazione.
Sono storie semplici, divertenti, con personaggi fantastici che ci mostrano quale forma abbia il coraggio degli eroi, quale sia l'acre odore della vendetta dei cattivi, o come sconfiggere il male e far trionfare il bene.
A scuola mi hanno insegnato che esistono diversi elementi che compongono la fiaba, ed alcuni in particolare non possono essere mai esclusi: il protagonista, l'obbiettivo e l'antagonista.
Prendiamo ad esempio il classico prototipo della fiaba: un cavaliere senza macchia e senza paura che deve liberare la principessa dal castello dove è imprigionata e sorvegliata giorno e notte dal drago sputa fuoco.
Provate ad eliminare uno qualsiasi di questi tre elementi e vi renderete conto che nel momento in cui viene a mancare uno qualsiasi dei tre personaggi la fiaba smette di esistere...scompare.

Perchè?

Con il protagonista è semplice, se non ci fosse nessuno a compiere e portare avanti la storia sarebbe come avere un burattinaio senza marionetta.
Senza l'obiettivo cosa farebbe il protagonista? Non ci sarebbe motivo per sfoderare la spada.
E perchè l'antagonista è importante come il protagonista e l'obiettivo? Il suo compito non è mettere i bastoni tra le ruote alla storia? Beh, senza quel drago cattivo a difesa del castello non ci sarebbe nessuna principessa intrappolata e non ci sarebbe nulla contro cui combattere...non ci sarebbe nessuno scopo.
Quel coso che spruzza vampate di fuoco è probabilmente il vero motivo per cui questa storia esiste, che fiaba sarebbe altrimenti?

"Il cavaliere si reca nel castello della sua amata e la sposa, Fine"
Non vi annoia solo a pensarci?

Il gioco alla fine è tutto qui: la vita è ricca di difficoltà da affrontare ogni giorno, tutti i giorni.
Un foglio bianco resterà un foglio bianco senza il nero della matita, non ci può essere luce senza il buio, niente felicità senza la sofferenza...è tutto un chiaroscuro.
La natura di noi esseri umani è questa, non riusciremmo a resistere se fosse tutto perfetto e non ci fossero ostacoli da superare, la verità potrà essere terribile, ma è semplice: non c'è niente che desideriamo di più che indossare l'armatura, brandire la spada e scagliarsi urlando contro quel mastodontico drago che è la vita.


Quello che tutti desideriamo, alla fine, è solo una storia degna di essere raccontata.


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