19 aprile 2016

Il Trapezista

Nella prossima vita, ho deciso, voglio fare il trapezista del circo.


Voglio viaggiare con i compagni con i quali condivido il mestiere, le persone che posso chiamare famiglia.


Non avere casa e dimenticare quello che vuol dire dimora, il cielo sopra la mia testa ed il terreno sotto i miei piedi saranno la mia casa.


Voglio volteggiare veloce nell'aria ed afferrare al momento giusto quel paio di piedi di ferro, un'esile sbarra che stringo forte con presa d'acciaio all'ultimo istante, per non soccombere.


Voglio sentirmi investito dalla folle paura del vuoto che sento volteggiare intorno a me, nell'attimo in cui sono sospeso, sapendo che prima dello schianto non ci sarà una rete a salvarmi.


Voglio passare la vita mostrando il mio coraggio alle genti di ogni luogo e fare di quella continua sfida al pericolo, quel continuo ed arrogante schiaffo in faccia alla morte, il mio sostentamento.


Vivrei solo per quel dolce sospiro che viene prima della presa salda sul prossimo trapezio, quel sospiro che stordisce e congela chi mi segue con lo sguardo colmo di paura.


Il pubblico sarà lì, insieme a me, e con me tratterrà il fiato nell'attesa che le mie mani sciocchino forte sul bersaglio.


Ci saranno centinaia di persone a volare insieme a me, con me i loro cuori smetteranno di battere nell'attesa di vedermi salvo. Questo voglio essere, questo voglio fare, voglio sentirmi libero nell'aria, sopra tutti e sopra tutto.






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